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Prodotti naturali per la rigenerazione, nutrizione, e protezione cellulare, controllo del peso, cura della pelle e del corpo, cura e pulizia degli ambienti sia civili che industriali, con prodotti sicuri, biodegradabili, ecologici.
Equilibrio e salute costruiti nel tempo.
con il supporto del SAB: Comitato di consulenza scentifica, Medici nutrizionisti.
se vuoi intraprendere un'attivita', sia per un secondo lavoro, sia come attivita' primaria, o una vera e propria professione imprenditoriale, non ci sono limiti.
i limiti li poniamo noi con il nostro modo di pensare.
Incaricato indipendente Mario Celiento.

mercoledì 31 gennaio 2018

L'integrazione è un approccio dinamico e multiplo finalizzato al trattamento ma ancora di più alla prevenzione delle malattie croniche di tipo degenerativo, con l’intento di migliorare il metabolismo e la biochimica dell’individuo come metodo primario per migliorare la sua salute. Le malattie croniche di tipo degenerativo sono quasi sempre precedute da un lungo periodo di un’alterata funzionalità di uno o più sistemi di organo.
 Queste disfunzioni sono il risultato di una vita di interazioni tra il nostro stile di vita, l’ambiente e le nostre predisposizioni genetiche, ma senza dubbio il fattore più importante, che è tra l’altro quello sul quale possiamo intervenire, è lo stile di vita, e un'alimentazione equilibrata integrale. Ovviamente è molto più facile, ma miope, volersi attenere alla “evidence based medicine” basata sui trials clinici, in quanto molte ricerche sono state finanziate per sviluppare nuovi farmaci e tecnologie ed è senz’altro più difficile fare degli studi prospettici multifattoriali focalizzati sugli stili di vita. La necessità per l'integrazione alimentare, si basa sulle “evidenze scientifiche” e sui processi biochimici e metabolici.
 a senso assumere molti farmaci sintomatici per controllare e limitare patologie che dipendono in larga parte da uno stile di vita errato?
Facciamo l’esempio del diabete. Ha senso assumere farmaci per il controllo delle glicemia senza modificare il tipo di carboidrato che assumiamo, la sua modulazione con fibre, grassi, proteine, etc? Forse sarebbe meglio rimuovere precocemente o limitare il fattore nocebo come gli zuccheri semplici aggiunti nei cibi.
Oppure fare attività fisica e assumere integratori che migliorino la sensibilità insulinica dei soggetti. Questo ragionamento può essere fatto per molte patologie. La medicina sta cambiando i suoi paradigmi e si muove sempre più nel verso della prevenzione attraverso l’individuazione degli squilibri biochimici delle patologie e la cura attraverso le modifiche degli stili di vita.

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